Lo zar, il sultano… e il Nagorno Karabakh

Le potenze occidentali sono state messe in disparte, mentre Russia e Turchia usano la loro influenza sui contendenti locali per accrescere il proprio potere sulla regione Negli ultimi tempi Turchia e Russia sono diventati i principali attori sullo scenario mediorientale, anche grazie agli Stati Uniti che, con l’amministrazione Trump, hanno dismesso l’abituale ruolo di “gendarme della democrazia” in ogni angolo del globo (con l’ovvia eccezione del proprio "cortile di casa", il centro e sudamerica ) e al debole balbettio dell’Unione Europea in politica estera. Dopo essersi confrontati e accordati in Siria, recentemente si sono nuovamente trovati, schierati su due fronti opposti, nella guerra azero-armena per il controllo del Nagorno Karabakh. Nell’area del Caucaso le guerre sono di casa da trent’anni, a seguito della dissoluzione dell’Unione sovietica; basti pensare all’Ossezia del sud, all’Abcasia, alla Cecenia (e al di là del Caucaso, dall’altra parte del Mar Nero, alla T...